Categorie
news nostri spunti

È uscito “Ogni borgo è un poeta”, il nuovo libro di Giuliano Belloni

Un’intervista all’autore, da leggere con lentezza e lo sguardo pieno di verde.  A cura di Flavia Restuccia. 
Flavia Restuccia I Facilitazione alla co progettazione

Flavia Restuccia I Facilitazione alla co progettazione

Appassionata di Musica, Maieutica, Geofilosofia e Sinestesie, vado alla ricerca di luoghi in cui poter connettere Etica ed Estetica. Approdo a Tessere tre anni fa, trovando in essa un riparo, un porto felice, uno spazio in cui poter sperimentare e mettere alla prova quanto studiato e vissuto in questi primi 34 anni di vita.

 

Un libro di prosa poetica, un dialogo tra un nonno e due nipotini. Giuliano Belloni manifesta così il proprio atto d’amore verso quelle fragili categorie, profondamente “sconvolte” dall’attuale pandemia: anziani, giovani e paesaggi

Quanto accaduto e vissuto di recente ci ha ferocemente posto dinanzi alla nostra inevitabile precarietà, motivo per cui, secondo l’autore, urge la necessità di decostruire false “verità” e focalizzare la propria attenzione verso maniere altre di abitare il mondo, consapevole, solidale e artistico. Uno spazio che richiede di esser vissuto, il borgo, quel luogo in cui, da sempre, “ci si sentiva comunità ancor prima di essere cittadini”, sostiene Belloni. “Ognuno ha un borgo dentro che non riesce a vivere da solo, ha bisogno di qualcuno che con l’incanto dello sguardo lo legga e glielo racconti”.

Da dove nasce la volontà di intraprendere un lavoro immaginativo sulla Repubblica dei Borghi? Cosa rappresenta e come si vive in questa Repubblica?

Amo immergermi nel dialetto e nei campi. Sono figlio della civiltà contadina. I titoli dei miei precedenti libri: L’olio nell’insalata, Pane e pomodoro, Come faccio a diventare albero, hanno tutti a che fare con la terra. Ho difficoltà a comprendere la cittadinanza digitale e a capire quell’algoritmo che, eletto amministratore delegato, può disporre a piacimento della nostra vita. Decidendo, infine, le ragioni di un investimento o le probabilità di una ripresa. Se invece ti eserciti dall’infanzia a riconoscere gli accordi della natura, presto ne capisci anche gli intervalli e i silenzi. Da piccolo impari ad ascoltare e a scrivere cose che all’inizio sono solamente suoni. È l’armonia che si veste di melodia. Ho imparato da subito a mangiare insipido perché tutto il sapore fossero le parole. Ma nello stesso tempo ho appreso che il silenzio è una lingua. E può essere un luogo in cui ascoltare ciò che possiamo essere, ciò che desideriamo essere e che possiamo diventare. In questo periodo si parla di ricostruzione e della opportunità del Recovery Plan. Ma il Recovery non può essere solo un progetto di riqualificazione urbanistica. E allora come sarà la città dopo il Covid? E il borgo? I trasporti, le relazioni, la sanità, il lavoro, le nuove povertà, la disoccupazione? Ci si afferra ai grandi progetti urbanistici pensando ad un rinascimento ecologico. Ma sappiamo tutti che la città è il luogo delle contraddizioni. Nel borgo invece sei subito a conoscenza di alcune verità come il sole, la luce, l’acqua e l’uomo. La poesia fa da collante. Il borgo è a disposizione. È un sentimento che ti fa essere dentro il mondo. Nel borgo tutti gli abitanti parlano la stessa lingua. Sentono e vivono la primavera che tu hai appena visto e ne fanno memoria. Rammendare è stata sempre un’arte dei poveri di spirito. Rimette esistenze in circolo e le pone insieme. Per questo motivo fiumi, laghi, campi, boschi e libertà possono coesistere insieme. Il nuovo compito è tessere il borgo diffuso. Il borgo, il nostro territorio, è un’attrazione di cultura, di giovani e di investimenti”

.Che ruolo hanno per Lei Paesaggio e Poesia e in che relazione sono?

Il borgo e tutto ciò che lo circonda è un Ecosistema umano. E quindi, come ogni ecosistema, è fragile e ha bisogno di essere protetto e preservato. Il borgo non è uno spot pubblicitario e nemmeno un buon ritiro. Non è un “ospizio”, scelto magari dai familiari per concludere un’esistenza. Il borgo è il tuo DNA. Diviene un cantastorie che sa e dà ritmo, tempo e armonia. Il borgo è il luogo di uguaglianza e accoglienza che diviene laboratorio di emozioni e sentimenti. Per arrivarci bisogna lasciare la strada provinciale e salire. Sta in alto e bisogna raggiungerlo. Poi ti lasci identificare. Declini le generalità e ti iscrivi alla sua anagrafe di silenzio. Comincia un nuovo viaggio interiore attraverso un percorso esteriore. Il borgo permette di girare intorno all’uomo con la propria personale storia, raccogliendo indicazioni da storie di altri. È un percorso d’attenzione. Se ti siedi su una panchina ti raggiunge il pioppo e ti si siede accanto. La siepe, il filo d’erba, il passero ti fanno compagnia oltre mezzogiorno. Anche la lucertola ti dà il buon giorno, uscendo dal muro delle tue crepe. Guarda dentro, guarda fuori. Lo sguardo è una responsabilità e un atteggiamento. 
Cos’è la poesia? Tutti ne parlano, ne scrivono. Nessuno sa cosa sia. Per me forse è conoscere il nome del vento, sapere chi agita le paure delle foglie, conoscere le formiche del vicinato una ad una e parlare la lingua degli alberi. Respirare il loro fiato significa dare umanità alla loro vita. D’altra parte loro, al contrario, cedono la loro arboreità come un dono.

Quali il ruolo e le potenzialità delle “aree interne”?

Città o Borgo? È un modo di sentirsi confine. La Repubblica dei Borghi è composta di gente comune. Quasi tutti sono andati via ma chi è rimasto si è preso cura di chi non c’è. Chi è rimasto vive un profondo trauma: si può continuare ad essere felici rimanendo nel luogo in cui si è nati? E chi è andato via ha pensato di prendersi quello che gli è stato negato, di cui ha diritto: indipendenza e complessità. La felicità non è un caso, è un’immagine straziante di bellezze. Siamo comunque tutti cittadini di una stessa placenta. Il vento come la felicità non ha fissa dimora. La città come la pianura è un immenso luogo comune. Una lunga tavola dove memorie e ricordi sono in ogni angolo, in un movimento disordinato. A volte si rincorre volentieri la retorica del bello e invece l’imprevisto è terra di scontri e incontri. Certamente le aree interne hanno bisogno di architetture sostenibili, di transizione ecologica, di scelte strategiche e scelte politiche lungimiranti. Ma abbiamo capito che quello datoci, in un colpo può sparire mentre le mura del borgo ti guardano, ti parlano e non sono mai neutrali. Ho piccole certezze composite in mezzo ad un continuo stupore. Il tema dell’ambiente non può essere disgiunto dal paesaggio. Lancia quotidianità rivoluzionarie.

La “dimensione umana” della quale parla non è forse il senso più profondo del vivere? Un vivere poetico, che ascolta le suggestioni, gli stimoli che i Paesaggi ci rimandano.  Come possono i borghi essere i luoghi di un rinnovato Umanesimo? Può approfondire questo concetto?

Non mi piacciono gli itinerari astratti del sapere che tanto piacciono agli accademici dei giornali e delle rassegne. A volte inventano titoli o modelli che non hanno nulla a che vedere con la verità, sempre in movimento e con i processi espressivi di un poeta. Il quale fa quello che può: scrive e vive. La poesia molte volte si mette in discussione e si tende a rifiutarla. Schelling diceva “È  la fame dell’essere “. Io ritengo che sia “un corpo vivente” che emette odori ed emozioni. La lingua che la esprime allora deve profumare e deve essere capace di apparecchiare queste emozioni. Ricordo che aspettavo la domenica mattina, quando la mamma non si recava nei campi. Sentivo il profumo dell’aglio che cantava nella padella. Di lì a poco sarebbe venuta nel mio letto ad abbracciarmi. L’odore della cucina era la colonna sonora ed olfattiva di un’emozione che stava nascendo a poco a poco. Poesia allora può essere anche una cosa maleducata, una finestra rotta, il legno fradicio, la porta che sbatte, il calcinaccio che riempie la buca di una strada. Bella ugualmente la strada perché il sole l’abbraccia continuamente. E la sera è lontana dalla battaglia delle città. Nel borgo anche l’ombra è un’altra cosa e la vita è un’altra vita. Come quella eterna. C’è una corsa per organizzare convegni, si preparano strategie per ridisegnare l’umanità. Abbiamo la necessità di mettere in campo un nuovo tipo di attenzione. Si sente la necessità di tessere gli sguardi rimasti ignoti. Il rammendo apre passaggi segreti. Scopri la morfologia degli abissi che ti impongono di creare modelli e strutture per capire l’uomo e i suoi comportamenti. La Repubblica dei Borghi quindi codifica i cambiamenti istituendo nuovi Assessorati: alla Poesia, alle Parole dimenticate, alla Cortesia, alla Tolleranza, alla Condivisione, alla Pedagogia dello sguardo e dei gesti, al Silenzio, alla Solitudine, ai Boschi, al linguaggio della Natura.

Quale contributo spera di dare ai nostri territori con il suo libro? Dove si può acquistare il suo libro?

La mia poesia non è alcolica. Viaggia low cost e in volo charterFiglio di contadini. Mi reco ogni mattino nei campi a coltivare emozioni. E allora dopo aver parlato di emozioni, di colori, di nuove opportunità, lancio una sfida. Vorrei che ogni libro potesse ragionare con il lettore. Da subito. Sono disposto quindi a inviare una dedica ad ognuno, con spese di spedizione a mio carico. Non pongo risoluzioni ma offro moltitudini che si possano intrecciare favorevolmente con i colori e le storie personali. Desidero percorrere un pezzo di strada insieme. Altrimenti il libro può essere ordinato direttamente nei normali canali di acquisto.

L'autore: Giulano Belloni

COME ACQUISTARE UNA COPIA DEL LIBRO:

Per avere una copia del libro con dedica dell’autore scrivere a: giulianobelloni19@gmail.com

Oppure recarsi presso i seguenti punti di acquisto:

  • Mondadori di Tivoli – Via Palatina 38 TIVOLI (RM)  tel. 0774 557260
  • Mondadori Monterotondo – Via Goffredo  Mameli  16/g MONTEROTONDO (RM) – 06 90623613
  • Librerie Coop.Guidonia, Via Nazionale Tiburtina GUIDONIA  (RM) – 0774/ 375348
  • Libreria Passo Corese – Via Servilia, 10 PASSO CORESE (RI) – 0765/ 201339
  • Cartolibreria Benedetti -Via Tito Costantini 21  PALOMBARA SABINA (RM) 0774 634877
Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on email
Share on facebook