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Creazione di impresa: allevamento di bufale e caseificio

Il vino Asprinio si abbina alla Mozzarella di Bufala e fa imbufalire il pioppo suo naturale marito. Ho conosciuto Antonio Sagliocco prima per l’Asprinio di Aversa, vino difficile, con una inconsueta combinazione fra l’acido e il dolce, e poi per il vero motivo per cui ci siamo incontrati: le bufale e le loro straordinarie mozzarelle.  Sagliocco, dopo essere riuscito a non smarrirsi nel labirinto della burocrazia, costruisce un vero e proprio modello di giovane imprenditoria.  E su questa scommessa ho contribuito a farlo maturare, attrezzando una rete di specialisti che l’hanno orientato, assistito e fatto crescere. Masseria Cardilli è il marchio di Sagliocco, a Presenzano nel Casertano “pulito”, in confine con il Molise, dove produce energia idroelettrica una delle più grandi centrali dell’ENEL d’Italia. Oggi con soddisfazione passando da Sagliocco, mi saluta con inusuale riconoscenza e lo trovo indaffarato nell’agriturismo che negli anni ha realizzato con camere, cucina a km 0 e piscina. 

Soprattutto nei territori del Mezzogiorno, Tessere ha svolto attività di tutoring, facilitazione orientata alla progettazione e assistenza e formazione specialistica rivolte a neo-aziende giovanili in fase di start-up. La Masseria Cardilli, allevamento di bufale e caseificio con integrazione verticale del processo produttivo, è una delle nostre testimonianze preferite.

Marcello Di Martino I Responsabile Linea Comuni

Marcello Di Martino I Responsabile Linea Comuni

Taranta, Piedimonte d’Alife, Chieti Scalo, Pescara, Bologna e Roma, itinerario delle mie tracce. Liceo classico e Facoltà di Agraria, percorso dei miei studi. Professore, consulente, imprenditore, sindaco, tragitto delle mie attività. Visionario e realista, sognatore e pragmatico, binomi dei miei ossimori.
Goccia, il mio nickname.

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Corso di Avvicinamento al vino

Il sorriso di chi si riconosce in un vino che assaggia (e compra, e cerca, e sceglie) è una delle nostre gioie più grandi.

Che vino ti piace bere? Perché? Molti, molti, moltissimi non riescono a rispondere a questa domanda. Non è questione né di calici da roteare o aromi tropicali da scovare, né di rotondi, né di pronta beva

È un percorso di gusto, ma non solo. In un bicchiere di vino, infatti, convivono tutti e cinque i sensi. Il segreto è appassionarsi alla sua storia -proprio come un libro, o un’opera d’arte- e, a suon di bottiglie stappate, (ri)conoscere i propri gusti avventurandosi tra i colori di ogni racconto.

Un viaggio dalla vite al bicchiere che attraversa appassionanti territori inesplorati. Per conoscere il mondo del vino mettendo(si) in gioco (in) tutti i sensi

Abbiamo ideato e realizzato un percorso di avvicinamento al vino proprio per questo. Per fornire gli strumenti di base per un approccio consapevole alla produzione, al consumo e al mercato del vino. 

Il percorso, formativo, ludico e interattivo, si svolge in quattro tappe; ognuna finisce in bellezza con la degustazione (e la storia) di quattro etichette diverse!

Lungo la strada si è parlato di storia e geografia del vino, di agricoltura biologica, biodinamica e tradizionale, di mercato del vino, etichette e denominazioni; ci siamo immersi nel mondo della vinificazione in bianco, in rosso e dei vini speciali; abbiamo esplorato le tecniche di degustazione e assaggiato centinaia di vini (bianchi, frizzanti, rossi, rosati, spumanti, passiti).

Quel sorriso è lo stesso che ci ha ispirato nella creazione di Wine for us, la nostra box personalizzata a tema vino: scrivici su box@tesseresrl.it per saperne di più. 

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Tratturi

In Sardegna, non ci sono mai stati i tratturi, le autostrade della transumanza, i percorsi seguiti dalle greggi nei millenni da Foggia all’Aquila, da Pescasseroli a Candela. Ma i tratturi evocano un tragitto, un itinerario e allora ho voluto dare questo nome ad un progetto di formazione rivolto alle Comunità Montane della Sardegna. Percorsi formativi per progettare, per allenare la curiosità intellettiva a scovare informazioni, ad allestire basi di dati, ad operare in rete. Ma anche a rapportarsi con le misure europee che aiutano i territori delle aree interne. Ricordo di questo progetto una cena ad Oristano, dove per la prima volta ho bevuto una bottiglia di Turriga. Vino di grande struttura, equilibrato, fine e persistente. Indice di “souplesse” molto elevato. L’occasione fa l’uomo ladro.

 

 

Marcello Di Martino I Responsabile Linea Comuni

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Taranta, Piedimonte d’Alife, Chieti Scalo, Pescara, Bologna e Roma, itinerario delle mie tracce. Liceo classico e Facoltà di Agraria, percorso dei miei studi. Professore, consulente, imprenditore, sindaco, tragitto delle mie attività. Visionario e realista, sognatore e pragmatico, binomi dei miei ossimori.
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Seminaimprese

Italo Falcomatà e Angelo Vassallo, due sindaci di terre difficili. Italo l’ho conosciuto a Reggio Calabria dove era primo cittadino da tanti anni e dove aveva ingaggiato una battaglia senza limiti contro la mafia calabrese. E mi raccontava di minacce e di intimidazioni subite.

Galeotta fu per l’incontro Semina-imprese, da me inventata in Ancitel per alimentare la sensibilità degli amministratori del Sud verso il mondo dell’impresa. Seminare nel senso di diffondere a spaglio un meccanismo riproduttivo, ma anche gioco di parole per richiamare i seminari con cui si strutturò il progetto. Con Italo, non si rese necessaria la mia proverbiale arte della persuasione. Colse con un cenno di approvazione il senso sotteso dal progetto: l’affrancarsi con il lavoro autoprodotto dalle grinfie e dalla ferocia della ‘ndrangheta. Esperienza con scambio di alfabeti e di sintassi. L’ABC del mettersi in proprio e il coniugare i verbi ricorrenti nel vocabolario degli Amministratori locali.

Di Angelo, solo la famiglia mi è stata concessa, per Res Tipica. Lui fu assassinato, pochi mesi prima, perché troppo scomodo.

 

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imbastiti

Imbastito 2

“At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.”

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Imbastito 1

“At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.”

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Concorso Nazionale Mozzarella di Bufala

Puoi conoscere tutto sul latte, le sue proteine, i suoi grassi, i suoi zuccheri, le sue vitamine e i suoi sali minerali, ma se hai la fortuna di imbatterti in Roberto Rubino, ne puoi cogliere l’essenza, puoi intravederne l’anima. Roberto è l’inventore dei i formaggi sotto il cielo.  Con il latte di animali allevati lungamente al pascolo. Ha consegnato al latte il fascino del terroir, come per i grandi vini. Con Roberto, e grazie alla rete di rapporti intrecciati negli anni nelle vesti di Direttore della Sperimentazione Zootecnica, una mia idea di abbinare la mozzarella di bufala al proprio territorio di produzione ha potuto godere di luce concreta. A Napoli, nelle sale della Mostra d’Oltremare, con Licia Granello, Beppe Bigazzi, Anna Di Martino, Luciano Pignataro, tanti accademici e stagionatori. Il Bianco Perla della mozzarella di bufala l’ha spuntata, questa volta, sul rosso Rubino. Ma a Roberto non è dispiaciuto. Anzi.

 

 

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Giochi enoici: “Taranteno” e “Caccia al vitigno”

Quentin Tarantino mi ha stregato con Pulp Fiction. Travolta e Thurman che ballano Jack Rabbit Slims Twist Contest, Keitel-Wolf che risolve problemi. Wolf che è poi diventato il mio nickname, coniato dalle mie figlie per il mio sinusoide umore burbero. Taranteno, che si legge Tarantino, nasce così. Il chiodo fisso di sperimentare, di scovare itinerari alternativi alle banali rievocazioni storiche, di innovare e lasciarsi definitivamente alle spalle le scontate e non più autentiche sagre estive. L’abc del bere consapevole, l’assaggio di vini che non avrai più il piacere di trovare nel bicchiere, bicchieri di vetro, schede, grissini e acqua liscia.

In trenta sul palco, un wine-show da me inventato di sana pianta, come un altro, Caccia al Vitigno, gioco enoico destinato a chi ha già il palato in pasta e potrebbe essere in grado di “colpire” il tipo di uva che sta “bevendo”. I trasgressori scendono barcollando dal palco, loro bevono non degustano.

 

 

Marcello Di Martino I Responsabile Linea Comuni

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tessere-filosofia

Tessere è

Ogni luogo ha una storia da raccontare.

L’identità dei territori è un mosaico di connessioni materiali e immateriali. Ogni singolo filo è necessario e insostituibile per comporne un ritratto fedele. Lo è la terra, il lavoro, il prodotto; lo sono le mani delle persone che la terra la lavorano e quelle di chi la vive e la attraversa; lo sono le parole, con le quali il territorio si esprime, si racconta e viene raccontato.

Questo è il nostro punto di partenza. Con le mani in pasta e gli occhi vigili fotografiamo le connessioni tra cultura materiale e immateriale che colorano i territori. Con cura, intrecciamo storie, cuciamo parole, progettiamo le azioni per illuminarle.

Il nostro intento è quello di valorizzare, conservare e promuovere il milieu locale: le unicità paesaggistiche, i prodotti tipici, le storie, le esperienze, le tradizioni, le persone.

Ci occupiamo di marketing territoriale. Progettiamo, gestiamo e realizziamo servizi di valorizzazione delle tipicità dei luoghi, con particolare attenzione a quelle enogastronomiche. Promuoviamo (e proponiamo) uno sviluppo territoriariale partecipativo e relazionale, fondato sull’innovazione sociale, economica e ambientale.

Pensiamo e crediamo al benessere della persona in relazione con l’ambiente, la natura e gli altri attori sociali.

Terra, nel nostro vocabolario, ha una miriade di significati. La nostra sfida è utilizzare il mezzo giusto per lasciar sbocciare ogni sfumatura.

Per far questo, intrecciamo competenze in ambito comunicativo, agronomico, naturalistico ed educativo. Serviamo sul piatto una ricetta mai scontata, frutto di ricerca, assaggi multipli e ingredienti segreti.

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Cavallone Easy: un museo interattivo e multisensoriale sulle Grotte del Cavallone

Le Grotte del Cavallone (o, anche, della Figlia di Iorio) sono un luogo imperdibile, magico, sorprendente! La visita della cavità, nel cuore del Parco Nazionale della Majella, è un’esperienza unica e suggestiva. Ci sono davvero infiniti motivi per viverla, ma citerò solamente il mio preferito: l’ingresso della grotta è a 1475 metri di altitudine, un occhio di cavallo gentilmente incastonato nella parete rocciosa dalle forme che ricordano il suo muso; per raggiungerlo si attraversa il meraviglioso Vallone di Taranta Peligna (CH) a bordo di una cestovia. Dopo aver affrontato un viaggio immersivo tra i profumi, i sapori e i colori della Montagna Madre, si dovranno salire circa 300 scalini scavati nella roccia da abili scalpellini prima di perdersi nei fantasiosi “nuovi mondi” creati dal lavoro millenario dell’acqua. 

Bene, Cavallone Easy è il Museo virtuale delle Grotte del Cavallone e permette a chiunque, in qualsiasi stagione e condizione atmosferica, di affrontare il viaggio multisensoriale nella Grotta turistica più alta d’Europa. Prima di iniziare a costruire il percorso museale, abbiamo fatto su e giù nei verdi cestini con lo sguardo perso tra la valle e le vette, ci siamo seduti sui gradini scavati nella roccia respirando a pieni polmoni, abbiamo giocato con la fantasia e l’immaginazione e, con bambinesco stupore, ci siamo addentrati nel cuore della montagna, tra i prosciutti appesi, le Torri di Pisa e il paesaggio di luna.  

L’intervento di marketing e promozione territoriale si è proposto di allargare il bacino di utenza del sito naturalistico, in termini di accessibilità, di ampiezza (nuovi bacini), di frequenza (diventare parte della vita quotidiana del luogo: identificazione) e di modalità di fruizione. 

Per Cavallone Easy, uno spazio espositivo multisensoriale, innovativo e interattivo, abbiamo ideato e progettato l’ipertesto dei touch screen e redattone i contenuti, dopo ricerca bibliografica ed esperienza sul campo. 

Giannina Di Martino I Responsabile linea Parole

Giannina Di Martino I Responsabile linea Parole

Nelle tasche ho: un raggio di sole tra le fronde degli alberi, dei post-it colorati a forma di stella, l’odore di pane appena sfornato, una penna blu, la carta in musica che vola leggera, il nero su bianco delle parole.
Tra le rughe ho: un diario di viaggio, una piuma, il verde d’Irlanda sotto quel cielo, quello scorcio sulla Dora, con le vette innevate, tutta l’Italia in un bicchiere di vino, l’Abruzzo delle aree interne e il camino, i tramonti di Roma, il sorriso degli occhi dal finestrino.
Nel cassetto ho: una laurea in giornalismo, un master in economia e management dei beni culturali, la passione delle radici, la curiosità della scoperta, le tessere di un puzzle da combinare.

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