Le Grotte del Cavallone (o, anche, della Figlia di Iorio) sono un luogo imperdibile, magico, sorprendente! La visita della cavità, nel cuore del Parco Nazionale della Majella, è un’esperienza unica e suggestiva. Ci sono davvero infiniti motivi per viverla, ma citerò solamente il mio preferito: l’ingresso della grotta è a 1475 metri di altitudine, un occhio di cavallo gentilmente incastonato nella parete rocciosa dalle forme che ricordano il suo muso; per raggiungerlo si attraversa il meraviglioso Vallone di Taranta Peligna (CH) a bordo di una cestovia. Dopo aver affrontato un viaggio immersivo tra i profumi, i sapori e i colori della Montagna Madre, si dovranno salire circa 300 scalini scavati nella roccia da abili scalpellini prima di perdersi nei fantasiosi “nuovi mondi” creati dal lavoro millenario dell’acqua.
Bene, Cavallone Easy è il Museo virtuale delle Grotte del Cavallone e permette a chiunque, in qualsiasi stagione e condizione atmosferica, di affrontare il viaggio multisensoriale nella Grotta turistica più alta d’Europa. Prima di iniziare a costruire il percorso museale, abbiamo fatto su e giù nei verdi cestini con lo sguardo perso tra la valle e le vette, ci siamo seduti sui gradini scavati nella roccia respirando a pieni polmoni, abbiamo giocato con la fantasia e l’immaginazione e, con bambinesco stupore, ci siamo addentrati nel cuore della montagna, tra i prosciutti appesi, le Torri di Pisa e il paesaggio di luna.
L’intervento di marketing e promozione territoriale si è proposto di allargare il bacino di utenza del sito naturalistico, in termini di accessibilità, di ampiezza (nuovi bacini), di frequenza (diventare parte della vita quotidiana del luogo: identificazione) e di modalità di fruizione.
Per Cavallone Easy, uno spazio espositivo multisensoriale, innovativo e interattivo, abbiamo ideato e progettato l’ipertesto dei touch screen e redattone i contenuti, dopo ricerca bibliografica ed esperienza sul campo.

Giannina Di Martino I Responsabile linea Parole
Nelle tasche ho: un raggio di sole tra le fronde degli alberi, dei post-it colorati a forma di stella, l’odore di pane appena sfornato, una penna blu, la carta in musica che vola leggera, il nero su bianco delle parole.
Tra le rughe ho: un diario di viaggio, una piuma, il verde d’Irlanda sotto quel cielo, quello scorcio sulla Dora, con le vette innevate, tutta l’Italia in un bicchiere di vino, l’Abruzzo delle aree interne e il camino, i tramonti di Roma, il sorriso degli occhi dal finestrino.
Nel cassetto ho: una laurea in giornalismo, un master in economia e management dei beni culturali, la passione delle radici, la curiosità della scoperta, le tessere di un puzzle da combinare.